
Fede, cucina e tradizione: ecco perché il pane si ama.
Mia nonna mi ha insegnato ad amare e rispettare il pane. A casa mia il pane andava messo a tavola “ri facci“, mai di spalle, perché una posizione indegna avrebbe significato “voltare le spalle al Signore” e dunque forse attirare cattivi presagi. A casa mia non si buttava mai il pane e, quando malauguratamente ciò accadeva, mia nonna mi diceva: “Bacialo in forma di rispetto per ringraziare Dio che ci ha dato il pane”.
Fede e tradizione uniti in un unico impasto: tradizioni tramandate di generazione in generazione, da cui appare ancora oggi nitido il riflesso della povertà di tempi andati e del significato racchiuso nel pane, considerato essenziale per la vita. Disporre di alcune razioni quotidiane era di per sé un inconfutabile segno di benedizione divina.
Cucina autentica e genuinità, lievito madre e attenzioni materne: questa amorevole filosofia ha guidato i Siciliani nei secoli dei secoli.