
“Perché si ritorna sempre dove si è stato bene e i posti sono semplicemente persone”. Versi tratti da un testo sanremese che oggi accompagnano un dolcissimo tributo alla città di Noto.
Torneremo ad abbracciarci, torneremo a viaggiare, torneremo a scoprire il nostro Paese e godere delle sue bellezze, c’è poi chi tornerà a casa. Ma adesso che tutto è bloccato, l’unico viaggio che ci è permesso di vivere è quello nei ricordi, nelle emozioni. Come quelle che procura il video realizzato dal netino Federico Salerno, Video Editor per Sky Sport, con cui ha augurato una serena Pasqua ai concittadini vicini e lontani.
Sul suo profilo Facebook, da Milano dove risiede, così commenta il suo tributo alla città di Noto: “Ai Netini che sono fuori. Ma anche a quelli che sono a Noto. A chi aspetta di riviverla e a chi invece la sta vivendo da dentro casa, che rimane il posto più sicuro. In tutti i sensi, mai così tanto come in questo momento, Nessun posto è e sarà mai come Casa Nostra. PS. Ovviamente, visto il periodo, nel video sono presenti anche riprese non mie, fatte negli anni da professionisti, spot televisivi e amatori su Noto, questo rappresenta solo un collage di tutto questo“.
1 minuto e 11 secondi che regalano un tour nel giardino di pietra fino a raggiungere l’antica Tonnara di Vendicari: emozionanti immagini di un sentiero da tornare a percorrere quando si potrà uscire di nuovo con la valigia in mano. Intanto la visione del video di Salerno procura gioia e nostalgia allo stesso tempo, a cui segue naturalmente l’augurio di scegliere le bellezze paesaggistiche e culturali d’Italia per le future vacanze.
Al vuoto lasciato dall’uomo lungo le strade fa da contraltare la pienezza dell’identità artistica cittadina che lì resta, in attesa. Come attende la città di Noto: culla del barocco, patrimonio dell’Unesco, la cui pietra gialla e viva prende vita nel ricordo di volti ed eventi. Posti che sono cibi, storie, persone. Città scrigno di valori che rendono inestimabile il valore del suo patrimonio culturale materiale e immateriale.
Perché è proprio in questo periodo storico in cui improvvisamente gli spazi appaiono più ampi e i tempi dilatati che emergono memorie dimenticate attraverso il recupero della conoscenza, della consapevolezza, delle tradizioni, dell’oralità e quindi attraverso la costruzione di un più radicato e manifesto orgoglio e l’affermazione di quel senso di appartenenza e di comunità per cui bastano poche, selezionate immagini e una musica che giunge come poesia per sentirsi, per magia, improvvisamente più vicini a casa.
Ai Netini che sono fuori. Ma anche a quelli che sono a Noto. A chi aspetta di riviverla e a chi invece la sta vivendo da dentro casa, che rimane il posto più sicuro.In tutti i sensi, mai così tanto come in questo momento, Nessun posto è e sarà mai come Casa Nostra. PS. Ovviamente, visto il periodo, nel video sono presenti anche riprese non mie, fatte negli anni da professionisti, spot televisivi e amatori su Noto, questo rappresenta solo un collage di tutto questo ?
Pubblicato da Federico Salerno su Domenica 12 aprile 2020