Più viaggi e più ti senti vivo: un’affermazione compresa nel tempo.

Che il viaggio ti renda una persona viva, è una verità che ho scoperto viaggiando. Una verità avvalorata dagli eventi,  carta d’imbarco dopo carta, svelata nei libri che mi hanno accompagnato nelle attese di treni, voli e autobus, testimoniata dalle esperienze e dagli affetti collezionati in anni in giro per piccoli centri e grandi capitali.

Così ho capito che chi non viaggia, non sarà mai pienamente cosciente di chi potrebbe diventare se avesse il coraggio di abbandonare la comfort zone, salpando verso lidi nuovi e orizzonti infiniti. La partenza per molti arriva spontaneamente, anche quando non l’avevano messa in conto. Per altri è naturale, determinata dalle opportunità di studiare o trovare lavoro altrove.  Il momento è quello in cui una voce interiore inizia a domandare con insistenza: vuoi lasciarti vivere o vivere? Allora sei chiamato a scegliere e se scegli consapevolmente, sai che metterti in cammino comporta un percorso duro di liberazione da illusioni, condizionamenti, dalle teorie e dalle convenzioni sociali. Non viaggiano tutti perché c’è chi quella voce non la sentirà mai; ma chi è agitato da quell’impulso, deve salutare. Un viaggio che vale la pena intraprendere perché alla fine se ne esce inesorabilmente più ricchi: ogni giorno sarà una sfida e il termine di paragone sarà l’universo.

Sola, in compagnia, con conoscenti e sconosciuti, ogni volta che ho scelto di andare, ho capito che in realtà la meta era sempre la stessa: la casa dell’anima per ricongiungermi col tutto, per tornare a essere padrona di me stessa.

Commenta

Your email address will not be published.

Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza sul nostro sito web. Navigando su questo sito, accetti il nostro utilizzo dei cookie.